LE ORIGINI

Le origini del Kobudo seguono parallelamente quelle del Karate solo che a praticarlo era la popolazione formata da povera gente che, per difendersi dai pirati e signorotti in cerca di oro e di gloria e non potendo usare armi, usavano i propri attrezzi da lavoro trasformandoli, con l’utilizzo di opportune tecniche, a loro volta in armi devastanti. Queste tecniche antiche viaggiavano con monaci erranti, guerrieri, commercianti, giramondo, umili pescatori, contadini, malfattori e venivano tramandate da padre in figlio. Da queste esperienze emergeranno le grandi scuole di Karate, Kobudo, Jujitsu, Kung-fu.
È difficile datare in modo preciso l'origine del Kobudo di Okinawa, per la mancanza di documenti andati perduti durante la battaglia che si svolse sull'isola durante la 2° guerra mondiale. Vedi anche STORIE E LEGGENDE DEL KARATE.

IL KOBUDO DI OKINAWA

Le armi del Kobudo hanno origini diverse, alcune delle quali si perdono nel tempo: il Surucin risale all’età della pietra come una formidabile arma per la caccia. Il Nunchaku sembra derivi dal “morso del cavallo”. Il Tonfa usato come manico scorrevole per le macine del riso. il Sansetsukon usato per “battere i legumi”. il Bo per il trasporto “a bilancia” di carichi molto pesanti. Tra le armi più conosciute ci sono poi la Kuwa (zappa), l’Eku (remo) e il Kama (falcetto).

 

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